martedì 30 novembre 2021

Il documentario "PROGETTO ALBANUS: DENTRO L'ANTICO EMISSARIO" in proiezione al Festival ESPELEOCINE 2021

 

Il documentario "PROGETTO ALBANUS: DENTRO L'ANTICO EMISSARIO" di Massimo D'Alessandro (Produzione A.S.S.O./HYPOGEA) è nella selezione ufficiale delle Giornate internazionali del cinema speleologico ESPELEOCINE 2021 che si terrà a Mondoñedo in Spagna dal 3 al 5 dicembre 2021.


La proiezione del documentario sarà nella mattina di sabato 4 dicembre.

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mercoledì 10 novembre 2021

Selezione ufficiale del XXI Festival del Cinema Archeologico di Bidasoa del documentario "PROGETTO ALBANUS: DENTRO L'ANTICO EMISSARIO" di Massimo D'Alessandro


Il documentario "PROGETTO ALBANUS: DENTRO L'ANTICO EMISSARIO" di Massimo D'Alessandro (Produzione A.S.S.O./HYPOGEA) è nella selezione ufficiale del XXI FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA ARCHEOLOGICO DI BIDASOA che si svolgerà dal 15 al 20 novembre 2021 presso il Museo OIASSO ad IRUN (Paesi Baschi - Spagna)

Il documentario sarà proiettato mercoledì 17 novembre alle ore 19:00

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mercoledì 27 ottobre 2021

SPELEOKAMARATON - Camerota (SA), 31 ottobre, ore 15:30 : Proiezione del documentario "Progetto Albanus: dentro l'antico emissario"

Nell'ambito dell'Incontro Internazionale di Speleologia SPELEOKAMARATON 2021, che si terrà a Camerota (SA) dal 29 ottobre al 1 novembre 2021 verrà proiettato il documentario di Massimo D'Alessandro "PROGETTO ALBANUS: DENTRO L'ANTICO EMISSARIO" prodotto da A.S.S.O. e HYPOGEA.

La proiezione si terrà presso il palco principale della speleobar alle ore 15:30 del 31 ottobre 2021.

Il documentario narra la campagna di esplorazione e documentazione in corso da più di tre anni da parte degli speleologi della Federazione HYPOGEA all'interno dell'antico emissario Albano.


lunedì 30 agosto 2021

Firenze, 9 settembre 2021 : Proiezione del documentario "Progetto Albanus: dentro l'antico emissario" al FIRENZE ARCHEOFILM 2021

 


Siamo lieti di annunciare che dopo i prestigiosi premi internazionali assegnati nel corso del 2020/2021, il documentario "PROGETTO ALBANUS: DENTRO L'ANTICO EMISSARIO" di Massimo D'Alessandro (Produzione A.S.S.O./HYPOGEA) è stato selezionato in concorso all'edizione 2021 del FIRENZE ARCHEOFILM -Festival Internazionale del Cinema di Archeologia, Arte, e Ambiente che si terrà a Firenze dall'8 al 12 settembre 2021 presso il Cinema LA COMPAGNIA.

Dopo la fortunata anteprima alla Rassegna del Cinema Archeologico di Licodia Eubea nel 2019 e la sospensione dei festival in presenza del 2020, questa rappresenta la prima proiezione assoluta italiana in sala di quest'opera.

Il documentario sarà proiettato nella mattinata di giovedì 9 settembre (indicativamente verso le ore 11:15) presso il Cinema LA COMPAGNIA, Via Cavour 50R, Firenze.

L'ingresso è gratuito ma è indispensabile la prenotazione dei posti a QUESTO LINK.

Informazioni sulle regole di accesso alla proiezione nonchè il programma completo del festival sono disponibili a questo link.

Il trailer del documentario nonchè tutte le informazioni sul progetto di ricerca sono disponibili su: progettoalbanus.assonet.org


Vi aspettiamo numerosi!!!

martedì 20 luglio 2021

Un nuovo premio prestigioso per il documentario "PROGETTO ALBANUS: DENTRO L'ANTICO EMISSARIO"

Nell'ambito dell'edizione 2021 del ROSHANI INTERNATIONAL FILM FESTIVAL che si è tenuto a Aurangabd (India) è stato assegnato a Massimo D'Alessandro il premio come miglior regista straniero per il documentario "Progetto Albanus: dentro l'antico emissario", prodotto da A.S.S.O. in collaborazione con Federazione HYPOGEA.

A questo link tutte le informazioni sull'esplorazione dell'Emissario, il documentario  ed il trailer.



mercoledì 7 luglio 2021

Nomination per il documentario "Progetto Albanus: dentro l'antico emissario" nella categoria "Best Foreign Director" (Miglior regista straniero) al ROSHANI INTERNATIONAL FILM FESTIVAL 2021


Nomination a Massimo D'Alessandro per il documentario "Progetto Albanus: dentro l'antico emissario" (Albanus project: inside the old emissary)prodotto da A.S.S.O e HYPOGEAnella categoria "Best Foreign Director" (Miglior regista straniero) al ROSHANI INTERNATIONAL FILM FESTIVAL 2021 (Aurangabad, India)


domenica 4 luglio 2021

Il documentario "Progetto Albanus: dentro l'antico emissario" in concorso al "4th Cyprus Archaeological Ethnographic and Historical Film Festival" dal 7 all'11 luglio 2021



Il documentario "Progetto Albanus: dentro l'antico emissario" (Albanus project: inside the old emissary) di Massimo D'Alessandro, prodotto da A.S.S.O e HYPOGEA è ufficialmente in concorso al 4th Cyprus Archaeological Ethnographic and Historical Film Festival che si terrà a Nicosia, nell'isola di Cipro, dal 7 all'11 luglio 2021.

Le proiezioni si terranno nell'anfiteatro della Bank of Cyprus Cultural Foundation, in località Faneromi (Nicosia) ma sarà possibile vedere anche i documentari on-line collegandosi alla pagina VIRTUAL SCREENINGS.


Il nostro documentario sarà proiettato venerdì 9 luglio alle ore 22.00 o può essere visualizzato on-line a questo link (testo italiano con sottotitoli in inglese)

Buona visione a tutti!


giovedì 10 giugno 2021

Il documentario "Progetto Albanus: dentro l'antico emissario" vince il SILVER AWARD BEST FEATURE DOCUMENTARY all'HOLLYWOOD GOLD AWARDS

Nel mese di maggio 2021 è stato assegnato il Silver Award Best Feature Documentary del festival Hollywood Gold Awards al documentario "Progetto Albanus: dentro l'antico emissario" di Massimo D'Alessandro prodotto dalla ASSO in collaborazione con la Federazione HYPOGEA. 




venerdì 14 maggio 2021

OPERA IPOGEA: Testimonianza e memoria delle antiche opere sotterranee in Italia e nel Mondo

Opera Ipogea è una rivista unica nel panorama editoriale. Testimonianza e memoria delle antiche opere sotterranee in Italia e nel mondo. Molte grandi opere antiche fanno parte della nostra cultura. Esistono però altre opere, meno note perché nascoste, altrettanto importanti per ricostruire la evoluzione delle civiltà. Ambienti sotterranei in cui si è conservata la memoria delle capacità progettuali e tecniche delle passate generazioni. Determinanti per comprendere le consuetudini di vita quotidiana delle culture che si sono succedute nel tempo.






Percorso di specializzazione in cavità artificiali per istruttori di tecnica SSI (Società Speleologica Italiana)


La Scuola Nazionale di Speleologia in Cavità Artificiali della Commissione Nazionale Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana (SSI) organizza un percorso di specializzazione per Istruttori di Tecnica (IT) SSI aspiranti alla specializzazione in CA. Il percorso si articola in 18 lezioni di approfondimento tematico on-line, 2 lezioni e la prova pratica in presenza. La data della sessione in presenza è soggetta a riconferma a seconda dalla situazione pandemica contingente, in tale occasione sarà definito il costo di copertura della logistica. Le serate sono aperte anche ai soci SSI, interessati agli argomenti proposti, in regola con la quota associativa 2021 (fino a concorrenza dei posti disponibili, registrazione obbligatoria). Numero massimo degli IT ammessi al percorso completo di specializzazione in CA: 5 (+5). La prova pratica in CA si svolgerà in due sessioni distinte per un massimo di 5 aspiranti per volta.

Nel caso pervenissero ulteriori richieste oltre al numero massimo di 5, saranno ammessi fino a 5 altri aspiranti: tutti parteciperanno allo stesso percorso formativo. Attendendo però lo svolgimento di una seconda prova pratica che sarà organizzata in data successiva. Il numero è limitato dalla disponibilità delle specifiche attrezzature indispensabili per la progressione ACAR e dal rispetto delle regole dettate dalla situazione pandemica contingente. 

Gli aspiranti ITCA iscritti al percorso di specializzazione parteciperanno attivamente alle lezioni di approfondimento tematico, con possibilità di interagire con i relatori. Le lezioni obbligatorie potranno comportare la soluzione di un test per i soli aspiranti ITCA. Ai fini della qualificazione, gli aspiranti ITCA sono tenuti a seguire almeno 16 serate (80%), che includono le 8 indicate come obbligatorie (*), la sessione in presenza e almeno altre 8 serate tra quelle di approfondimento tematico. Le serate avranno inizio alle ore 21,00 e avranno una durata di 90 minuti.

venerdì 7 maggio 2021

BEST FEATURE DOCUMENTARY del New York Movie Awards al documentario "Progetto Albanus: dentro l'antico emissario"

Nel mese di aprile 2021 è stato riconosciuto il premio come "Best feature Documentary" del festival New York Movie Awards al documentario "Progetto Albanus: dentro l'antico emissario" di Massimo D'Alessandro prodotto dalla ASSO in collaborazione con la Federazione HYPOGEA. 


venerdì 16 aprile 2021

MONDI SOMMERSI E SOTTERRANEI (5): PROGETTO ALBANUS: DENTRO L'ANTICO EMISSARIO

 

PROGETTO ALBANUS: DENTRO L’ANTICO EMISSARIO (Mario Mazzoli, A.S.S.O.)

Anni fa i gruppi speleologici A.S.S.O., Egeria e Roma Sotterranea, riunti sotto il marchio Hypogea - Federazione per le Cavità Artificiali del Lazio - e con le debite autorizzazioni della Soprintendenza, decisero di affrontare in modo sistematico e con tecniche avanzate l’esplorazione dell’antico emissario sotterraneo e sommerso del lago Albano, per valutarne il possibile ripristino funzionale, produrre documentazione topografica, analizzare le tecniche di scavo e realizzazione, effettuare analisi batteriologiche e geochimiche. La tradizione colloca l'emissario del lacus Albanus (lago Albano o di Castel Gandolfo) tra le più antiche testimonianze romane in fatto di ingegneria cunicolare, secondo solo alla Cloaca Maxima, e non mancano ipotesi per le quali potrebbe essere stato scavato addirittura in precedenza. In ogni caso si tratta di una struttura di straordinario valore storico, archeologico e geologico, sino a oggi scarsamente indagata per le enormi difficoltà di ricognizione. Tito Livio collega l’opera alla guerra irrisolta fra Roma e Veio raccontando che i Romani, già in difficoltà per un assedio che si protraeva da tempo sotto le mura della città etrusca, nell'anno 398 a.C. dovettero fare i conti con un inverno insolitamente rigido al quale seguì un repentino cambio di temperatura e un'estate caldissima, funestata da una pestilenza che colpì tutti gli animali. 

Tra le anomalie di quell'anno il lacus Albanus subì un innalzamento improvviso e tumultuoso delle acque: evento inspiegabile e misterioso considerata la carenza di piogge. Quindi, furono inviati ambasciatori a Delfi per consultare l'oracolo. Nell'attesa del loro rientro un anziano di Veio predisse, «alla maniera di un indovino», che i Romani non sarebbero mai riusciti a sconfiggere la sua città senza prima aver fatto defluire, secondo le prescrizioni rituali, le acque del lago. Anche gli ambasciatori di ritorno da Delfi consegnarono un vaticinio sostanzialmente analogo. Dionigi d’Alicarnasso, Cicerone, Valerio Massimo, Plutarco e Diodoro Siculo riferiscono gli avvenimenti in modo simile a Livio. Il fatto che un aruspice etrusco e un celebre oracolo abbiano suggerito di drenare le acque di un invaso privo di sbocco naturale, confermerebbe che i Romani, proprio in quell’epoca, abbiano iniziato a realizzare importanti opere d’ingegneria idraulica sulla scia delle conoscenze acquisite ben prima di loro da Etruschi e Greci. La stessa Veio fu infine conquistata (396 a.C.), dopo anni di assedio, penetrando sotto alla rocca attraverso dei cunicoli. Per l’esplorazione dell’emissario si partì con analisi delle acque e dei fanghi interni e con immersioni speleosubacquee dalla zona dell’incile, l’area monumentale di captazione dell’acqua del lago. Nonostante professionalità e l’impiego di attrezzature subacquee professionali, non fu possibile superare il tratto in cui la volta del cunicolo si abbassa sino ad occludere il condotto, perché uno strato di acqua di soli 20 centimetri sovrastante un ben più consistente strato spesso e colloso di fango semiliquido rendono impossibile la progressione. Passati all’area di deflusso presso i fontanili in località Le Mole di Castel Gandolfo, il condotto si presentava colmo di rifiuti.
Effettuata una sommaria ripulitura per consentire il passaggio in sicurezza delle squadre di esplorazione, dopo circa 70 metri, in corrispondenza di un pozzo, un accumulo di terra e materiali provenienti dai campi sovrastanti precludeva completamente la progressione. L'emissario risultava quindi percorribile per soli 36 metri sul lato incile e per soli 70 metri dal lato dei fontanili, a fronte dei circa 1.500 metri totali che attendevano ancora di essere esplorati e documentati. Spostatisi sul pianoro sovrastante il pozzo, con interventi di sterro piuttosto impegnativi e complessi e grazie alla cortesia e disponibilità del proprietario del terreno, è stato possibile rimuovere buona parte dell’ostruzione ripristinando l’originaria percorrenza dell’acqua e proseguire l’esplorazione fino a due grandi colate calcitiche, frutto della lunga percolazione, che occludono il manufatto. Con il superamento delle grandi concrezioni, reso possibile anche grazie a tecniche speleosubacquee, le squadre di tecnici e ricercatori sono riuscite a percorrere l'emissario per più di un chilometro constatando le perfette condizioni strutturali del canale sotterraneo, ad eccezione di alcune zone che presentano crolli avvenuti in epoca imprecisabile. L’acqua, che in alcuni punti supera i due metri e venti di profondità, è ancora presente per la costante percolazione e non certo grazie all’alimentazione dal lago, oggi impossibile per via del suo rilevante abbassamento rispetto al livello originario. Dopo qualche centinaio di metri dalla concrezioni l’esplorazione è stata nuovamente interrotta, anche qui, a causa del consistente strato di fango e la bassa profondità dell’acqua. Per rendere percorribile il canale sotterraneo è quindi indispensabile rimuovere questo impedimento e in proposito il team ha elaborato diverse ipotesi progettuali. I problemi non sono però di ordine tecnico. Per l’esplorazione, la documentazione, le analisi e gli studi collegati e le operazioni tecniche, durate più di quattro anni, Hypogea ha profuso uno sforzo tecnico scientifico ragguardevole senza alcun onere per la collettività e a proposito del quale, solo per limitarsi ad aspetti economici, se non fosse stato fornito da volontari specializzati e dalle diverse, prestigiose e gratuite collaborazioni esterne, avrebbe richiesto un costo intorno ai 240.000 €.
Le ipotesi operative per il completamento della ricerca e, in particolare, per rendere possibile la percorrenza dell’intero emissario sono quindi ferme. Ciò avviene per la totale assenza di sostegno economico diretto o indiretto ma, soprattutto, per la scarsa attitudine delle strutture pubbliche territoriali verso cooperazioni pragmatiche. Hypogea non chiede soldi; ma spera nel buon senso e che la sua proposta di allagamento del gruppo di lavoro operativo possa concretizzarsi. E’ stato ipotizzato di valutare la possibilità che alcune articolazioni del sistema pubblico intervengano con mezzi e professionalità proprie, e quindi già pagate, integrando il team Hypogea riducendo praticamente a zero i costi vivi dell’operazione. Alcune Amministrazioni di Stato con le quali ASSO intrattiene costruttivi rapporti di collaborazione si sono dichiarate disponibili a parlarne, come nel caso del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ma le Amministrazioni Locali, Parco e Comuni, si limitano al plauso per l’iniziativa. Ma, si sa, ognuno ha il proprio buon senso. 

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