venerdì 24 febbraio 2017

Sono iniziate le esplorazioni del sottosuolo di Anagni. A lavoro gli speleologi di Hypogea (da "Cronache Cittadine di Anagni")


ANAGNI (FR) – Sono iniziate le esplorazioni del sottosuolo di Anagni a seguito della convenzione siglata a novembre 2016 fra il Comune di Anagni e la Federazione dei gruppi speleologici Hypogea.

L’obiettivo è quello di realizzare una mappatura dell’Anagni sotterranea per documentarla e valorizzarla anche a fini turistici. I primi sopralluoghi hanno riguardato cisterne, acquedotti, cunicoli di drenaggio ecc. 

«Abbiamo iniziato dalle strutture legate all’acqua – spiega Carla Galeazzi, presidente di Hypogea – perché è l’elemento che ha maggiormente condizionato, per secoli, la vita del popolo di Anagni. La scarsità di risorse disponibili ha inciso in modo positivo sulle capacità tecniche degli abitanti dell’antico borgo, che si applicarono con ingegno alla soluzione del problema, tanto che quasi tutte le abitazioni vennero dotate di piccole cisterne domestiche. Ma nel contempo la qualità non buona dell’acqua convogliata in questi depositi, costituita in larga parte da acque meteoriche, provocò gravi malattie che nella seconda metà del Settecento furono oggetto di approfonditi studi. Le relazioni dell’epoca parlano di malattie stagionali, facendo intendere che le febbri periodiche potessero essere non solo tifoidi ma anche malariche. Indubbiamente la realizzazione dell’acquedotto La Sala risolse molti problemi .... CONTINUA A LEGGERE SU CRONACHE CITTADINE ANAGNI

sabato 11 febbraio 2017

Disponibile l'intera collezione di "OPERA IPOGEA", una delle più importanti riviste internazionali di speleologia in cavità artificiali

E' da oggi disponibile l'intera collezione di "OPERA IPOGEA", la più importante rivista italiana di speleologia in cavità artificiali.

Opera Ipogea è una rivista unica nel panorama editoriale. Testimonianza e memoria delle antiche opere sotterranee in Italia e nel mondo. 


Molte grandi opere antiche fanno parte della nostra cultura. Esistono però altre opere, meno note perché nascoste, altrettanto importanti per ricostruire la evoluzione delle civiltà. Ambienti sotterranei in cui si è conservata la memoria delle capacità progettuali e tecnologiche delle passate generazioni. Determinanti per comprendere le consuetudini di vita quotidiana delle culture che si sono succedute nel tempo. 

Per cavità artificiali si intendono, convenzionalmente, le opere sotterranee di interesse storico ed antropologico realizzate dall’uomo o da esso riadattate alle proprie necessità. Sono pertanto considerate cavità artificiali sia le opere realizzate dall’uomo (scavate, costruite in sotterraneo o divenute ipogee per sovrapposizione stratigrafica) che quelle naturali da esso riadattate, almeno in parte, alle proprie necessità. Ad esempio le grotte naturali dell’arco alpino utilizzate come rifugio durante la prima guerra mondiale, gli eremitaggi in ripari naturali, i rifugi abituali dei pastori durante la transumanza ecc. È ovvio che la dimensione del “fenomeno cavità artificiali”, in un dato luogo, sia per numero e per estensione in diretta correlazione con la durezza della roccia e la relativa possibilità e facilità di scavo.